Salta di nuovo il numero legale per il caso di presunta incompatibilità e non si discute degli alberi di via Duca d'Aosta



Salta il numero legale alla fine del consiglio comunale e l'interpellanza del M5S ronchese sugli alberi di via Duca d'Aosta, non si è potuta discutere. Era tra gli argomenti più attesi, oltre, ovviamente, all'approvazione del bilancio. E' stato un consiglio comunale movimentato, dove sono emerse alcune questioni di rilievo, come il fatto che aumenterà dopo anni la TARI per i cittadini ronchesi, come denunciato dal consigliere Masarà, o che la zona 30 di via San Lorenzo rischia di sparire. Un consiglio comunale che si è concluso nella stessa maniera dell'ultimo, ma questa volta senza parolacce. 
Anche se alla fine vi è stato un vivace battibecco tra il consigliere Deiuri e l'assessore Martinelli, sulla questione dell'interpellanza della presunta incompatibilità del consigliere Del Prete di maggioranza con il suo ruolo di segretario e tesoriere (da cui poi si è dimesso)in una nota associazione locale, Leali delle Notizie
Ma l'obiettivo dell'interpellanza non era colpire od offendere l'associazione, o una persona nello specifico, come osservato dal M5S, ma solo voler capire se il metodo adottato fosse complessivamente corretto. Se si fosse realizzata o meno qualche ipotesi di incompatibilità. Ma da parte della maggioranza ciò è stato letto come una sorta di offesa verso il consigliere di maggioranza buttandola su una sorta di attacco al volontariato, che a dire il vero, sinceramente, nel caso in questione c'entra poco se non nulla, perché non era questo il punto oggetto dell'interpellanza, come emerso anche sul Piccolo del 16 dicembre.
E alla fine l'interpellanza sugli alberi di via Duca d'Aosta è saltata perché non si è raggiunto il numero legale. L'ultima volta i consiglieri di maggioranza con due di opposizione, ivi inclusa la giunta, si sono alzati non facendo raggiungere il numero legale per la discussione dell'interpellanza sul caso di presunta incompatibilità, la stessa cosa è accaduta in sostanza in questa ultima seduta, e anche qui, pure tra la stessa opposizione, c'è stato uno scambio di frecciatine a dimostrazione della tensione che c'era in aula. Alla fine di tutto ciò, con questo blocco, praticamente  tutte le interpellanze successive a quella del caso di incompatibilità non sono state discusse. Nella seduta in questione ve ne era solo una, la più attesa, quella del caso che ha creato clamore e indignazione a Ronchi, l'abbattimento dei tigli di via Duca d'Aosta. Prima della seduta il Comitato per la difesa degli alberi di via Duca d’Aosta di Ronchi dei Legionari e il Circolo Legambiente “Ignazio Zanutto “di Monfalcone  hanno espresso il loro rincrescimento per quanto accaduto il giorno 4 /12 /2019 in via Duca d’Aosta, ovvero l’esecuzione del primo lotto delle opere di manutenzione del verde con l’abbattimento dei due filari di tigli sul primo tratto della via."
Consegnando un testo di una lettera dove si sottolineava che "dei 43 alberi abbattuti, la gran parte aveva il tronco sano, una parte solo minimamente cariato, tanto da non comprometterne la stabilità, e solo alcuni avrebbero richiesto un abbattimento in tempi brevi, seppur non immediatamente." Richiamando le problematicità che dovevano essere discusse e dibattute in consiglio comunale, cosa che non si è verificata. Una lettera che si concludeva con il sottolineare la "necessità che il Comune di Ronchi, come tanti altri del Territorio, si doti di un Regolamento del verde pubblico e privato, esegua ed aggiorni il Censimento del verde, e si adegui ai dettami della legge 10/2013. Ci appelliamo inoltre alla condivisione delle scelte future con la popolazione, per evitare bracci di ferro inutili e dannosi al vivere civile".
Insomma,il materiale su cui riflettere non manca e si deve constatare che la tensione nelle sedute del consiglio comunale ronchese sta certamente crescendo in questi ultimi tempi. 


mb

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