Il meraviglioso presepe sociale della famiglia Dessenibus di Ronchi. Il tema 2019 è la caduta del muro di Berlino


Viele kleine Leute in vielen kleinen Orten, die viele kleine Dinge tun, können das Gesicht der Welt verändern
Tante piccole persone che in tanti piccoli luoghi fanno tante piccole cose possono cambiare il volto del mondo
Questa frase domina la parte centrale del muro di Berlino abbattuto dalla volontà di un popolo che non condivideva l'idea di divisione.
I muri, ovunque edificati sin dai tempi dell'antichità, sono nati per dividere, ma anche per essere abbattuti. Non c'è muro nella storia che non sia crollato o che non sia stato abbattuto. Quanto accaduto il 9 novembre del 1989, la cui data di calendario con l'orario dell'inizio del crollo del muro è ricordato all'interno della torretta di controllo, ha segnato una svolta epocale per il mondo.
Se dopo la caduta del muro il mondo sia migliorato, questo non so dirlo, ma quello che si può dire è che quella caduta del muro, per tanti ha significato certamente libertà. Eppure oggi, come ricorda la famiglia Dessenibus, con il suo straordinario presepe sociale, nel mondo sono una settantina i muri che dividono Paesi, città, famiglie, persone. Qualcuno viene ricordato mentre un berlinese legge con il giornale in mano, l'elenco di alcuni muri, quello del Messico/Usa, Iran/Pakistan,Kuwait/Iraq e così via scorrendo l'elenco di alcuni muri, evidenziati sul muro che si sta costruendo in una società che in contemporanea celebra la caduta del muro che divideva la società in due blocchi, quello comunista, da un lato, quello capitalista, dall'altro.
Oggi i muri sorgono solo all'interno della società capitalista che con le proprie diseguaglianze ed ingiustizie e con il ritorno di feroci nazionalismi, esprime certamente il peggio di sè. Un presepe che offre, come ogni anno, diversi spunti di riflessione, un regalo alla comunità ronchese. Tanti i dettagli e una visita al cortile di via IV Novembre a Ronchi, in questo periodo, è immancabile.

mb



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